COMUNICAZIONE GUERRILLA – Teoria e pratica per il cambiamento

 Tra situazionismo, burle e attivismo artistico/politico

Aperto a: attivist*, student*, attori/performer, cittadin* attiv*.
Durata: 4-8 ore > modulo breve da 1 incontro o da 2/4 incontri
+ 3 proiezioni pubbliche di film/documentari

 

Al Festival della Partecipazione 2018 <—

 

 

La comunicazione-guerrilla vuole spazzare via la supposta naturalezza e ovvietà dell’ordine dominante. Il suo potenziale sovversivo consiste nel mettere in discussione la legittimità del potere e con ciò aprire spazi per nuove utopie.
Comunicazione-guerrilla è un mini corso teorico con alcuni momenti pratici che passa in rassegna la creatività comunicativa dai gruppi agit-prop degli anni Sessanta ai giorni nostri: dall’Internazionale Situazionista, gli Yippies, i Culture Jammers, i Billboards Bandits, gli psicogeografi, agli indignados, Voina, Yes Man, Super Barrio, #Occupy e le occupazioni culturali in Italia.

Analizzeremo il ricco repertorio di pratiche che stimolano effetti sovversivi con interventi nei processi di comunicazione: détournement, sniping, camouflage, happening, subvertising, fake, manifestazioni alternative, teatro invisibile, attacchi psichici, foto-azioni, nomi collettivi, marachelle, plagiarismo, , travestimenti, Clown Army, contestazioni comiche. Verranno forniti inoltre strumenti su come realizzare e organizzare una campagna, un’azione, un blitz e esercizi pratici per lo sviluppo del processo creativo.

La guerrilla comunicativa è una tattica di sopravvivenza nel mondo dell’immaginario uniformato. Uno strumento di critica gioiosa e divertente che riprende possesso simbolicamente della città e dei suoi spazi sociali e politici.

 


 


 

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